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La truffa dei diamanti
Milano, 26 febbraio 2019
Corriere Milano 19 febbraio 2019
Aggiornato il 2 novembre 2019
Ultimo aggiornamento 18 maggio 2021
Emerge dalla cronaca dei giorni scorsi la vicenda della “Truffa dei diamanti”. Due società operavano fraudolentemente nella vendita di pietre preziose a prezzi maggiorati rispetto a quelli di mercato attraverso artifizi e raggiri in grado di indurre gli investitori in una vera e propria frode.
L’inganno consisteva nel fornire ai consumatori informazioni fasulle sul valore delle pietre e sulle modalità dell’investimento che veniva addirittura presentato come sicuro.
Nello specifico, il cliente veniva condotto fraudolentemente all’investimento mediante la proposizione di materiale informativo e pubblicitario ingannevole contenente grafici in cui venivano rappresentate false curve di crescita della quotazione dei diamanti.
Le società fissavano poi presso le banche di fiducia del cliente un appuntamento con quest’ultimo volto alla presentazione del contratto.
Per l’effetto di questo stratagemma si ingenerava nel risparmiatore l’erronea convinzione di investire i propri risparmi in prodotti venduti dalla propria Banca di fiducia.
Ci si è posto quindi il quesito se esista qualche forma di tutela prevista dalla legge in questi casi.
L’acquisto di diamanti da investimento, non può essere considerato alla stregua di un investimento finanziario, in quanto il medesimo non è soggetto alle regole tipiche di vigilanza del settore finanziario né è prevista la pubblicazione di un prospetto informativo.
Né, tanto meno, per questa tipologia di investimento risultano applicabili le tutele di trasparenza previste dal TUB a favore della clientela.
Invero, la vendita di beni materiali quali i diamanti, potrebbe assumere caratteristiche di offerta simili a quelle di un prodotto finanziario qualora includesse promesse di rendimento, obblighi di riacquisto, realizzazione di profitti ovvero vincoli al godimento del bene.
Di conseguenza, al fine di rimanere nel solco della legalità, appare necessario assicurare la congruità dei prezzi nonché garantire la massima trasparenza circa le caratteristiche delle operazioni così da consentire ai clienti stessi la possibilità di effettuare scelte consapevoli nell’ambito di un’attività svolta nel rispetto delle regole.
Nel 2017, l’A.G.C.M ha irrogato sanzioni per pratiche commerciali scorrette e in particolare per modalità omissive ed ingannevoli di vendita e violazione dei diritti dei consumatori nei confronti delle due società sopra menzionate, nonché delle banche di appoggio coinvolte nelle operazioni stesse – sanzioni poi confermate dal TAR Lazio.
Nei fatti, tuttavia, l’acquisto di diamanti può essere considerato un investimento tanto che è considerato dagli esperti una forma lucrativa e stabile per aumentare i risparmi: gli stessi rappresentano infatti un eccellente strumento di trasferimento di valore in grado di proteggere i risparmi e garantire un rendimento nel tempo e una valuta alternativa internazionalmente accettata.
Al contrario dell’acquisto, la rivendita del prezioso non costituisce impresa facile. sebbene investire in diamanti rappresenti un’opportunità per diversificare il proprio portafoglio, tuttavia in mancanza delle adeguate informazioni e a causa di pratiche commerciali scorrette si potrebbe incorrere in quella che è stata definita “truffa da diamanti di investimento” e che, dal 2017 al 2019 ha costituto scandalo con protagonisti le c.d. società di investimento e diversi istituti di credito bancario i quali, nel 2021, risultano essere stati oggetto di richiesto di rinvio a giudizio dal Pubblico Ministero incaricato delle indagini.
La soluzione di Mecenate: le filiali degli intermediari finanziari non sono gli spazi idonei in cui rivolgersi per l’acquisto di diamanti da investimento. Risulta opportuno affidarsi invece ad un esperto in possesso di specifiche conoscenze in materia e che potrà fornire informazioni sulla qualità del diamante alla luce delle “4C” ( carat, cut, clarity and colour) in base alle quali il suo prezzo può variare. Inoltre è consigliata la comparazione dei prezzi tra i vari rivenditori, pretendendo sempre un certificato reso da un istituto gemmologico.
A cura di Mecenate